STREAM OF CONSCIOUSNESS – mostra fotografica di Paola Corrias

STREAM OF CONSCIOUSNESS – Mostra fotografica di Paola Corrias, estratto della fanzine dall’omonimo titolo.

In occasione di Giornate per l’arte 2019

LODINE – Locali ex scuola materna
Inaugurazione 9 agosto, h 19.30
Ingresso libero

La dilatazione di un inesorabile flusso di coscienza avviene con la sua traduzione in immagini.
Solo qualche sommersa traccia di testo dà una direzione, ma bisogna scovarla.

STREAM OF CONSCIOUSNESS è un flusso di coscienza racchiuso tra le pareti di un mondo intimo, incompleto e simbolico.

Ogni immagine è una porta.
I personaggi della storia, senza capo ne coda (la storia, non i personaggi), sono protetti dalle foglie cadute in primavera. Figure e visi celati emergono da un sostrato di sogni e ricordi, talvolta immaginari.

Dalla fotografia analogica alla fotografia digitale, fino ad arrivare alla stampa low fidelity.

(La fanzine è stata curata da Massimiliano Perasso e presentata a Sa/gura il 7 giugno 2019)

 

L’allestimento site-specific vede un largo utilizzo della fotocopia. La scelta del medium è legata in particolar modo alla bassa qualità grafica dell’immagine che, così composta e stampata, acquisisce, secondo il mio punto di vista personale, un valore aggiunto. La fotocopia è un eccezionale mezzo espressivo popolare, perché economico e facilmente riproducibile, per cui sono convinta che (la fotocopia) abbia pieno diritto di entrare negli spazi espositivi.

Le installazioni sono dei puzzle di immagini, talvolta reiterate nello spazio. L’intento è  dialogare con le persone, con l’elemento architettonico e col paesaggio (costruito e sonoro).

STREAM OF CONSCIOUSNESS - Paola Corrias

STREAM OF CONSCIOUSNESS – film photography and digital photography

STREAM OF CONSCIOUSNESS - dialogo visivo col paesaggio ruraleSTREAM OF CONSCIOUSNESSIMG-20190829-WA0022STREAM OF CONSCIOUSNESS - proiezione audio videoSTREAM OF CONSCIOUSNESS

-> STREAM OF CONSCIOUSNESSAUDIO VIDEO IN MOSTRA

ERRARE SPAZIALE

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La mostra “ERRARE SPAZIALE” a cura di Daniele Gregorini, presso la Fondazione “Giuseppe Siotto” di Cagliari, è inserita all’interno della quinta edizione del festival Officine Permanenti.

“ERRARE SPAZIALE” vede tre installazioni site specific rispettivamente di Giulia Casula, Paola Corrias e Daniela Frongia.

Per questa occasione, visto lo spazio espositivo di cui potevo liberamente disporre, visti il tema, la disobbedienza, e i miei studi accademici, ho pensato di reinterpretare su piccola scala lo spazio urbano e il modo in cui le persone interagiscono con esso, dando luogo a micro o macro cambiamenti dell’assetto fisico. Non solo segni concreti, ma anche  relazioni ed esperienze che si stratificano, si combinano tra loro e rendono lo spazio urbano un luogo denso di tempo.

La città è malleabile. E’ un’opera antropica. Le persone la abitano.

Talvolta  i segni della città costituiscono un ostacolo: aggirarlo, modificarlo o eliminarlo?

L’installazione è la rappresentazione di una città, con i diversi quartieri: storico, finanziario, industriale, popolare. I quartieri, con i landmarks e i margini (il canale e l’asse di scorrimento veloce), movimentano il profilo urbano.

All’ingresso della città una fitta distesa di bassi palazzi si pone come ostacolo al passaggio dei visitatori.

Più avanti, in un futuro prossimo, sarà possibile vedere cosa è successo nel corso della mostra.

Per ora, solo qualche fermo immagine:

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Installazione site specific, Paola Corrias – video frame

 

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Installazione site specific, Paola Corrias – video frame

 

 

 

 

 

Presentazione della fanzine STREAM OF CONSCIOUSNESS

Locandina Stream of Consciousness

Venerdì 7 giugno, ore 19.00 presso Sa / gura, Cagliari.

Presentazione della fanzine STREAM OF CONSCIOUSNESS, di Paola Corrias.

Sa / gura progetti fotografici

STREAM OF CONSCIOUSNESS

Link al video di STREAM OF CONSCIOUSNESS

La mia prima fanzine fotografica, a cura di Massimiliano Perasso.

Il flusso di coscienza è tradotto in immagini, resta solo qualche sommersa traccia di testo. E’ un flusso di coscienza racchiuso tra le pareti di un mondo intimo, incompleto e simbolico. Ogni immagine è una porta.

Include 24 pagine di fotografie in bianco e nero, analogiche e digitali.
Sono disponibili 100 copie numerate manualmente.
I numeri speciali, dal 30 al 40 e dal 90 al 100, dispongono di una custodia unica che ho realizzato a mano.

Per info contattatemi in DM su Instagram.

Link al video di STREAM OF CONSCIOUSNESS

 

Paola Corrias Stream of consciousness

STREAM OF CONSCIOUSNESS - DETAIL

STREAM OF CONSCIOUSNESS – DETAIL

REQUIEM di Marcello Nocera

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Mostra fotografica di Marcello Nocera a cura di Paola Corrias presso Spazio Raw di Milano.

Dal 15 al 30 novembre.

Il 31 ottobre 2017 ricorreva il diciassettesimo compleanno della Santa Muerte.
La Niña Blanca, figura sacra non riconosciuta dalla Chiesa cattolica, è fortemente venerata in Messico, specialmente a Tepito, el barrio bravo della capitale.

Marcello Nocera ha intrapreso un lungo viaggio mosso dalla volontà di imprimere su carta le parole e le immagini che aveva assorbito sulla Santa e i riti del dìa de los muertos. Ma, inaspettatamente, il primo impatto segna il corso dei giorni seguenti. Detta i segni di un linguaggio che sarà poi inciso.
L’impatto con l’altra realtà, altra da quella mediatica, è duro.

Tutto ha inizio da un incontro avvenuto in un tempio. L’incenso profumato, il rito antico e la vecchia donna catalizzano nuove associazioni di pensiero.

Cambia la prospettiva.

Il reportage si carica di ansie e impressioni personali profonde che trasudano da un intimo dialogo. Vibra il terreno, carico del poderoso e risoluto movimento delle masse.
Parte una ricerca di sguardi: quello personale di Marcello si proietta sullo sguardo delle altre centinaia di persone, e così, nel riflesso, vede se stesso.

Centinaia di volti dipinti a festa. Volti viventi come morti e morti che ritornano vivi, attraverso la messa in scena del ciclo della vita. Su ogni faccia la proiezione di un futuro certo, accolto con estrema consapevolezza e festeggiato dalle prime ore della sera fino al mattino seguente.

Un inesorabile intreccio di cui Marcello è l’artefice.

Durante el dìa de los muertos l’eterotopia si dilata, si espande. La città dei morti non è più circoscritta alle aree cimiteriali, ma investe tutto il tessuto urbano, capillarmente, sino ad entrare nelle abitazioni e nei luoghi più intimi.

La vita e la morte si incontrano.

E i volti, monocromatici, si confondono, si mescolano, si oscurano, si colorano, si moltiplicano in altari dedicati alla Niña.

Mentre prosegue il gioco di sguardi, che  tessono trame di legami familiari indissolubili, Marcello rende indelebili le emozioni e quei visi che presto scompariranno.

Per esorcizzare la paura della morte.
Per festeggiare la vita.


A cura di Paola Corrias

 

Marcello Nocera

 

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REQUIEM

PRIMA DELLA RIVOLUZIONE

PRIMA DELLA RIVOLUZIONE è il titolo del poster-collage installato il 22 ottobre 2018 alla Galleria del Sale di Cagliari, curata da Daniele Gregorini.

Il titolo del poster è un esplicito riferimento al film di Bernardo Bertolucci.

In attesa di una prossima rivoluzione, e due mani che si tendono.

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Fotografia di Flirst

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PRIMA DELLA RIVOLUZIONE di Paola Corrias. Fotografia di Flirst.

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PRIMA DELLA RIVOLUZIONE di Paola Corrias.

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PRIMA DELLA RIVOLUZIONE di Paola Corrias. Dettaglio.

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PRIMA DELLA RIVOLUZIONE di Paola Corrias. Dettaglio.

BESTIARIO

Il 22 e il 23 settembre 2018 si è svolta la V edizione di Smart Cityness, presso gli spazi dell’EXMA di Cagliari.

Trasformazione” è il titolo della mostra collettiva curata da Daniele Gregorini.

Ho pensato di interpretare il tema assegnato, la trasformazione appunto, attraverso la realizzazione di un’opera site-specific che ha subito in loco l’ultimo intervento attraverso un’azione performativa.

L’opera è costituita da diversi layers. E’ la riproduzione tridimensionale, tramite modello architettonico, dello spazio espositivo che ospita l’opera stessa. Per brevità si vedranno solo due aspetti: il titolo e l’interpretazione del tema “trasformazione”.

BESTIARIO è il titolo e, in questo caso più che mai, è una componente fondamentale dell’opera.

Il termine BESTIARIO rimanda direttamente all’uso originario del luogo (mattatoio). Ma bestiario, o bestiarium, è altresì un testo focalizzato sulla descrizione degli animali (nel Medioevo anche quelli immaginarii).

BESTIARIO è inoltre il risultato del lavoro svolto da Georges Perec nel suo libro Espèces d’espaces, in cui sono descritti tutti i tipi di spazio, da quello critico a quello pubblico. Insomma, un bestiario di spazi.

Perché l’oggetto dell’opera è lo spazio pubblico. Ora.

La trasformazione è avvenuta attraverso una performance.

 

BESTIARIO di Paola Corrias

Si ringrazia Urban Center.

 

DONA CURA

Immagine

La rassegna itinerante Cinebarrio porta il cinema nel quartiere Sant’Elia, a Cagliari. Cinebarrio affronta il tema del paesaggio periferico e, quindi, l’abitare la periferia “sia essa umana o geografica”.

Ho suddiviso l’intervento artistico del 12 ottobre in due step.

Il primo ha visto la realizzazione dell’installazione site-specific DONA CURA, pensata a partire dal tema della proiezione del giorno, la lotta per la casa, e dallo spot a me assegnato.

Mi è stato proposto di intervenire su un piccolo edificio abbandonato.

Per me quelle due stanze, scoperchiate e sventrate, possono essere una casa. Basta aggiungere una sedia, un tavolo, un frigorifero. Basta far si che quello spazio diventi un luogo familiare. Ed è subito casa.

Il secondo step è un’attività laboratoriale collettiva. Con le persone presenti abbiamo realizzato in scala il modello architettonico delle due stanze. Questo è stato posizionato all’interno del rudere, tutt’ora a disposizione per ulteriori interventi.

 

Rassegna a cura di L’Ambulante e Urban Center.

Intervento artistico a cura di Daniele Gregorini.

Documentazione fotografica: Alessandro Pilia, Sara Fadda, che ringrazio particolarmente per l’aiuto nella realizzazione dell’installazione.

Paola Corrias site-specific installation at Sant'Elia

Paola Corrias site-specific installation at Sant'Elia

Il televisore proietta l’immagine di un parcheggio allagato di Sant’Elia in seguito alle piogge del 10 ottobre 2018.

 

Paola Corrias site-specific installation at Sant'Elia

 

Paola Corrias site-specific installation at Sant'Elia

 

 

Paola Corrias site-specific installation at Sant'Elia

 

SANTA OVIS

19 aprile 2018

h 22:28

Santissimi. Un’unica persona. Non I Santissimi, ma Santissimi, come quando si pronuncia un nome proprio. Sara, ad esempio, oppure Antonello.

La Mosca. Un insieme di mosche, sempre nei punti giusti, condensate in quelli nevralgici. L’insieme di mosche è testimone di un messaggio (è la continuità, è il cambiamento). Ha, forse, un’accezione positiva. La Mosca non è un essere fastidioso, ma preannuncia una imminente forza sismica. Se questo non è cambiamento…

La Mosca si posa in forma multipla su un corpo beato che non segue le regole della normale composizione. Siamo nel mezzo di una perfetta simbiosi, è la pace dei sensi di un momento estatico. Pura bellezza

Il Corpo (e i suoi colori), “la propria vera identità”.

Non è deforme. E’ sufficiente far trascorrere una mezza dozzina di secondi per liberarsi dalle regole della normalità.

Non è deforme.

Questo corpo è l’emblema della transumanza. Questo corpo è una pecora che viaggia nel suo e in altri tempi, da una montagna a una vallata fino a un’altra montagna ancora, perché la stagione è di nuovo finita proprio quando un’altra è appena iniziata.

Avvinghiato, solido e saldo su un parallelepipedo bianco l’equilibrio è perfetto.

L’Espressione. Le Orecchie. La cornice del volto. Non posso smettere di guardare il volto, quasi invidio la sensazione di beatitudine che trasuda dal silicone.

Nessun pelo o pelliccia su questa pelle di rivestimento se non la Mosca. Dov’è la pelliccia? L’abbiamo persa nel mutamento, si è impigliata in un incolto cespuglio di rovi durante lo spostamento lungo chilometri.

Alla base le macerie, il positivo del negativo o il negativo del positivo, il sovrappiù necessario per l’esistenza di questa creatura. E’ una questione di equilibri.

Il corpo umano in tutte le impossibili varianti.

OVIS

h 3:33

Paola Corrias

 

OVIS credits SANTISSIMI II

Photo credit SANTISSIMI

OVIS credits SANTISSIMI

Photo credit SANTISSIMI

Fantasia ne me quitte pas composizioni e collages di Paola Corrias

La luce fioca, l’uscio possibile, il seguito in attesa
Si mostrano le forme di una vicenda originale che, nei punti sensibili, distribuisce somiglianza

Il movimento è quello che a volte si genera ad osservare una deflagrazione

Istante per istante

i canoni si fanno anonimi fino
a rivelare le strutture portanti di un’identità in fuga nel bosco.
La fiaba irrompe e sospende il tempo, per continuare a giocare.
Anche le piccole forme dell’insieme precedente inventagliano storie
l’incubo e la visione ballano l’estasi di esistere
il normogiudizio fa l’uncinetto in cantina.

Il seguito ci sta sempre alle costole. Un altro rotolo di spago in cantina, ora!

Fantasia ne me quitte pas
Composizioni e collages di Paola Corrias

Prima personale a cura di
S’umbra Percorsi Visivi

Cagliari–Castello
Via S. Giuseppe 17

28 febbraio/10 marzo
dal martedì al sabato 18/21

inauguratziò 28 febbraio alle ottodisera

 

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