Fight | progetto fotografico di Gabriele Lopez
Un occhio su tre ordini.
love & blah blah blah.
I volti trascinati verso il basso si confondono mescolati nell’emulsione e l’immagine è frantumata tra gli alogenuri d’argento.
Dozzine, centinaia di chilometri quadrati di metropoli compressi in una pellicola alta 35 mm.
La gente accalcata. Le scale, il treno, le stampe sui muri scollate con un severo gesto di rabbia. La frustrazione. I miss yo(u).
Ma il vinile è il rifugio prima di arrivare al capolinea. Le spazzole frullano sui piatti e la frequenza cardiaca si allinea. Il respiro rallenta. Il sigaro, Chet Baker e il 1983.
Poi.
La proiezione al giorno dopo. Ricomincia tutto da capo. Il periodo di rotazione detta legge.
S.O.S.
Sui palazzi i cartelloni distraggono. Il cervello va alla velocità di una turbina idraulica, i pensieri corrono e si confondono.
Occhi occhi occhi. L’amore reiterato in una scritta ossessiva. Love love love. Convince noi povere bestiole a comprare anche l’amore. Di nuovo occhi.
Le luci al neon, l’incubo, l’ossessione.
Accumulare di giorno per spurgare la notte nelle celle anonime che la sera si illuminano secondo combinazioni casuali. Le camere di depressione. Le sagome sono statiche: la notte nelle caselle e il giorno nelle vetrine. Il cervello è sotto pressione.
Poi torna la sera.
Una boccata d’aria, l’albero dilaniato e solitario in fase di assestamento, il mare scuro contiene il disadattamento sociale (breve ritorno all’ordine).
La scarpa in pelle della donna bionda senza volto riposa sull’asfalto.
Si ricomincia.
I clacson, il vociare, lo smog pesante, alza il culo! Gli abiti irrigiditi sono divise vuote, uomini senza volto. Fiumane di robot come formiche si muovono frenetiche in uno spazio in cui il tempo è compresso. O compromesso.
Fight.
Fight it! The city, the citizens, the time.
Where is the time line?
Sopravvivenza. Resistenza. Evitare il cortocircuito.
Continua a lottare.
Contatti: sito web Gabriele Lopez
Facebook Gabriele Lopez Photography
Testo a cura di Paola Corrias per brolegs.com
Grazie a Gabriele Lopez per questa esperienza.